Sempre durante il mio lavoro mi sono accorto che alcuni errori sono più comuni di altri.
Spesso la loro presenza invalida un lavoro lento e ben fatto durato diverse settimane, tanto da portare il cane ad odiare il kennel e quindi alla necessità di ricominciare da capo nell’abituazione, questa volta con la difficoltà ulteriore di cancellare la cattiva associazione all’oggetto.
Eliminazione precoce del kennel
Ad esempio mi sono reso conto che l’errore più frequente è quello di pensare che, dopo pochi giorni non debba essere più necessario l’uso del kennel.
Ci sono razze che maturano molto tardi.
Se hai seguito bene tutti i passaggi e quindi il tuo cane comincia a rispondere bene all’uso del kennel, quello che può succedere è che ti sembrerà di essere arrivato, una volta ottenuti i primi risultati.
“Ma lui ormai sta buonissimo,” mi dicono i miei clienti,
“Non è più necessario che usi il kennel. Sta libero per casa e non combina nulla.”
Ora, può anche capitare che scappi il cucciolo genio, ormai adulto che sta buono e non combina nulla.
In alcune razze succede, molto raramente, ma in altre no. Ed è proprio li che il tuo cane ti frega.
Loro scoprono le cose pian piano, un giorno non rosicchiano niente e il giorno dopo hanno distrutto una casa.
Per questo consiglio sempre di comportarsi come se non avessimo ottenuto alcun risultato.
Come se il cane avesse bisogno del kennel a prescindere dai miglioramenti, finché il lavoro fatto non sia ben consolidato.
In genere, nel caso del cucciolo, per tutto il primo anno di vita non sarebbe male usare il kennel, certo con le dovute distinzioni tra razze e soggetti.
Il kennel come punizione
Un altro errore che si commette spesso è quello di usare il kennel come punizione.
Avrai sicuramente capito che chiudere il cucciolo dentro per punizione non porta a nulla, la tanta fatica fatta per l’abituazione andrebbe subito a farsi benedire.
Però, nonostante questo, spesso perdiamo il controllo e lo “sbattiamo” dentro.
Rimani lucido quando perdi il controllo del cane e pensa che potresti giocarti tutto il lavoro fatto in un solo gesto sbagliato.
Il kennel in un luogo fisso
Nonostante abbia più volte detto che il kennel va spostato, molte persone lo collocano subito in un luogo della casa, magari anche non adatto, pensando di doverlo lasciare li per sempre o per tutto il tempo in cui lo useremo.
Il famoso: “angolino del cane”.
Come se il cane, una volta inserito in famiglia, debba essere subito confinato in un luogo tutto suo.
Siamo noi il “luogo tutto suo”.
Addirittura mi è capitato di vedere dei veri e propri “insediamenti” attorno al kennel, con primo e secondo ambiente, cuccia, giardino, con tanto di arredamento.
Tutto perfettamente inutile per lo scopo a cui deve assolvere.
Lascia il kennel il più libero possibile, inserisci soltanto un gioco quando serve e basta, in modo da poterlo spostare tutte le volte che ti muoverai.
Il kennel dentro il kennel
Un altro errore molto comune e anche un po’ comico devo dire, è quello che io chiamo “effetto Matrioska” e consiste nell’inserire un kennel, tipo trasportino, dentro un recinto.
Non conosco bene il motivo, forse si considera il trasportino una sorta di cuccia e il recinto una sorta di giardino.
Insomma c’è la tendenza a realizzare delle vere e proprie villette unifamiliari perfettamente inutili allo scopo.
Credo anche che ci sia ancora una profonda confusione sul cosa sia il kennel e sul suo uso.