Un kennel è sia una gabbia, un trasportino, un recinto, poco cambia. Il principio è sempre lo stesso: delimitiamo uno spazio al cane. Ma non solo…
L’uso del kennel ci aiuterà molto nell’insegnare al cane dove e quando sporcare, come interrompere un comportamento non voluto, come metterlo da parte per sottrarlo ad un pericolo o ad uno stress fisico o mentale: insomma regola tutto l’equilibrio di un cane.
Ma perchè questa crudeltà? Dirai tu.
No, non si tratta di una crudeltà. Cominciamo a sfatare questi luoghi comuni.
Se ci pensi bene, utilizziamo già questa tecnica, soltanto che non ce ne rendiamo conto.
Eh già. Lo facciamo con i nostri bimbi piccoli.
Chi ha figli sicuramente mi darà ragione.
Quando mettiamo i nostri bimbi nel box pieno di giochi perchè, in quel momento, noi non possiamo badare a loro, perchè stiamo cucinando o stiamo facendo il bucato, non facciamo altro che delimitare lo spazio al piccolo, uno spazio sicuro in cui non gli possa accadere nulla.
Uno spazio che cerchiamo di fargli piacere, rendendolo gradevole con i giochi che più adora.
Ecco, con il cane è praticamente la stessa cosa, con le dovute differenze della specie.
La necessità di delimitare uno spazio al cucciolo è la nostra e la sua salvezza.
Non si tratta di rinchiuderlo in una gabbia e dimenticarci di lui.
In natura questo succede già. Il cucciolo di Lupo rimane in tana, un buco scavato nel terreno, per i primi mesi della sua vita senza vedere nessuno al di fuori della sua mamma. Neanche al padre è consentito entrare.
Quasi sempre arrivano da me clienti che mi sottopongono sempre gli stessi quesiti:
il mio cane mi ha distrutto casa;
sono andato a lavorare e l’ho lasciato libero a casa. Quando sono tornato ho trovato la casa devastata e piena di bisogni.
D’altronde non si può pensare di lasciare un cucciolo di 2 mesi libero per casa da solo.
Cosa vuoi che faccia?
Ricorda, la colpa non è sua, non è mai del cane.
Se fai attenzione, la colpa è sempre nostra perchè, in qualche modo, seppur inconsapevolmente, abbiamo provocato quel comportamento a noi sgradito.
Decidere di prendere un cucciolo e accoglierlo nella propria famiglia è una scelta che va ponderata molto attentamente, conoscendo esattamente l’impegno a cui si andrà incontro.
Si tratta di esseri viventi che, come noi, hanno bisogno delle giuste attenzioni ed è necessario educarli fin da subito ma soprattutto dobbiamo educarci noi ancora prima che arrivi il cane a casa.
Quindi leggi, documentati sulla razza che hai scelto e sul cane in generale, sulla sua comunicazione, su cosa è necessario sapere per instaurare subito una buona relazione ed evitare gli errori più comuni.
Per quanto mi riguarda io inizio il percorso di educazione dei miei cuccioli fin dalla pancia della mamma e nei 60 giorni successivi al parto fino alla consegna alla nuova famiglia.
Consiglio sempre ai miei clienti e alle persone che decidono di prendere un cane o l’hanno già, di seguire un percorso preliminare sul suo linguaggio e sulla sua corretta gestione a casa e fuori.
In genere, se si lavora correttamente, questi percorsi mettono il nuovo proprietario nelle condizioni di comprendere e controllare perfettamente il proprio cane.
Lavoro tantissimo con consulenze online sul funzionamento e sul linguaggio del cane e sulla sua gestione.
Mi potrai dire: “Ma come sarebbe online? Come fai a fare addestramento online?”
Perché non si tratta di addestramento, quello viene dopo se solo vorrai divertirti.
Si tratta di imparare una nuova lingua, come gestire quotidianamente il cane in casa e successivamente fuori, in modo da ottenere subito una buona leadership da parte nostra e da prevenire tutti gli errori più comuni.
Troveremo insieme e nel tuo caso specifico di cane nella tua specifica condizione familiare e abitativa il modo per far funzionare le cose e soprattutto di instaurare una corretta relazione con lui. Elemento fondamentale per una serena convivenza.
Ma riprendiamo a parlare del nostro kennel.
Perché abbiamo necessità di delimitare uno spazio al nostro cane?
Per poterlo controllare più facilmente e per evitare che divori qualsiasi cosa gli capiti per bocca. Ma anche per sottrarlo a tutti gli stimoli inutili che riceverebbe da noi umani e che quasi sempre lo mandano in stress, stress che poi pagheremo noi in qualche modo.
Sicuramente a nessuno di noi piacerebbe correre dal veterinario per estrarre un calzino o un pezzo di cavo elettrico dallo stomaco del nostro cucciolo.
Esistono degli strumenti che ci permettono di evitare questo. E uno di questi è il kennel.
Ai clienti che prendono un cucciolo da me, consiglio sempre di utilizzare un kennel.
Devo dire che la maggior parte di essi si convincono a prenderlo pur non sapendo esattamente come si usa.
Colgo l’occasione per ringraziarli della fiducia.
Naturalmente, quando lo consiglio, preciso subito la sua funzione e accenno al modo corretto di utilizzarlo, proprio per non essere scambiato per un cattivone che rinchiude i cani dentro una gabbia.
E si, perchè è questo, purtroppo, il luogo comune in cui ci si imbatte quasi sempre.
Allora vediamo subito quali sono le cose da fare e da non fare per un corretto uso del kennel.
Le indicazioni che seguiranno sono valide per cani di qualsiasi età e razza.