Io uomo, tu cane, qual’è l’essere superiore?
“Io uomo superiore e tu cane inferiore”, come ancora spesso sento dire da molti possessori di cani?
Per me il cane è semplicemente diverso, non superiore e non inferiore a noi umani.
La relazione che dovremmo avere con loro dipende soltanto da quanto riusciamo ad accettare e tenere sempre presente questa differenza.
Non so se i cani, nel vivere con noi, si accorgano delle differenze che abbiamo, probabilmente no e forse avvertono solo disagi nel momento in cui queste differenze emergono.
Prendiamo ad esempio i segnali calmanti, tutti quei segnali appartenenti al linguaggio del cane e che i cani mandano al proprio interlocutore, che sia un altro cane, un lupo, un orso o noi umani e che noi ignoriamo proprio perchè non fanno parte della nostra lingua.
Non li conosciamo.
Come si sentirà il cane che ci manda un messaggio e che riceve una risposta diversa da ciò che si aspetta, spesso fuori contesto o addirittura non ne riceve?
Immaginate di andare al bar, chiedere un cappuccino e il cameriere vi serve una pizza oppure vi ignora addirittura. Non vi ha proprio sentito, per lui non gli avete chiesto proprio nulla.
I nostri cani, quelli che vivono con le persone che non hanno idea dell’esistenza di questa particolare lingua, come si sentiranno ogni giorno?
Fare attenzione a tutto ciò che i nostri cani che, come dico sempre, non hanno mai scelto di vivere con noi, devono sopportare tutte le limitazioni che devono accettare ogni giorno per vivere con noi in un mondo che non è loro, quello umano, è un grande passo avanti per agevolare la relazione con loro.
Noi umani, capaci di immaginare, dovremmo metterci nelle condizioni di avvicinarci al nostro cane.
Che cosa sopporta per vivere nel nostro mondo?
Cosa deve accettare per conciliarsi con le nostre abitudini e modi di fare molto distanti dal suo mondo?
Guinzagli, passeggiate fuori dal proprio territorio di competenza, incontro con altri cani al guinzaglio, incontro con umani poco rispettosi, privazioni sul dove e quando sporcare, non poter annusare o cacciare in libertà, non poter giocare con i propri simili, sono tutte cose che spesso devono accettare senza che noi ce ne rendiamo conto, perchè per l’uomo è tutto normale.
Proviamo allora, a fare uno sforzo, fermiamoci un attimo a riflettere.
Osserviamo il nostro cane, bene, con calma, osserviamo il ritmo del suo respiro, i piccoli movimenti istintivi che fa mentre dorme, piccole abitudini e modi di fare tipici solo del nostro cane
Tutto questo ci da informazioni sul chi abbiamo davanti, con chi dobbiamo interagire rispettando il suo modo di essere, la sua personalità.
Rispettarci a vicenda è un primo passo per instaurare una sana relazione. Proprio come con i nostri figli, partner e amici, anche i cani meritano rispetto in quanto esseri viventi, diversi, ma sempre esseri viventi che abbiamo voluto al nostro fianco.
Se non siamo disposti a fare questo primo piccolissimo passo, perchè abbiamo deciso di accogliere un cane nella nostra famiglia?
E che senso avrebbe convivere con un altro essere vivente se non lo reputiamo meritevole del rispetto che ogni essere vivente dovrebbe ricevere?
Nessuno è superiore a nessun altro, siamo diversi e questa diversità ci rende più interessanti.
Studiamoci, cerchiamo di capire come funzioniamo, come comunichiamo e come poter convivere con le nostre diversità.
Studiamo la lingua del cane.
Buon lavoro.