I 5 punti del metodo BeDog - Una lezione fondamentale di 35 minuti

I 5 punti del metodo BeDog - Una lezione fondamentale di 35 minuti

Come scegliere un educatore cinofilo?

Qualche giorno fa ho ricevuto un post sul gruppo Facebook di Dog Cafe in cui un possessore di cane mi chiedeva consiglio sul come muoversi nella scelta di un educatore cinofilo tra le tante figure disponibili sul mercato.
Come capire che figura scegliere? E come sapere se il metodo usato può esserci d’aiuto?

Mi sembra corretto fare prima una precisazione ed elencare le figure cinofile relative all’educazione del cane, figure spesso confuse, non conosciute e scambiate l’una per l’altra.
Questa disinformazione non aiuta certo a chiarire i dubbi dell’autore del post e di tanti altri che, come lui, desiderano una risposta alla domanda.

Esistono diverse figure nell’ambito cinofilo, mi limito a riportare di seguito le principali, quelle che ogni possessore di cane potrebbe incontrare quando decide di intraprendere un percorso di educazione con il cane.

Educatore cinofilo
Istruttore cinofilo
Addestratore cinofilo
Dog Listener

Basterebbe conoscere la differenza tra queste 4 figure per potersi orientare meglio nella scelta di ciò che fa al caso nostro.

EDUCATORE CINOFILO (EC)
L’educatore cinofilo è colui che ha seguito un percorso di formazione tenuto da un’associazione specializzata e che ha rilasciato un attestato finale per l’abilitazione alla pratica come educatore.
L’EC in genere lavora sull’educazione di base e avanzata del cane e anche del proprietario.
Dico in genere, perché ancora troppo spesso vedo trascurato quest’ultimo spetto, ciò che il proprietario dovrebbe conoscere per instaurare una buona relazione con il cane, il quale sa già come ci si dovrebbe comportare, siamo noi che dobbiamo fare uno sforzo per capire come funziona e come comunica un cane.
L’EC lavora sulla relazione uomo-cane.

ISTRUTTORE CINOFILO (IC)
L’istruttore cinofilo è colui che, ha seguito di un percorso di formazione, si è specializzato in una disciplina particolare, ad esempio Riporto, Agility Dog, Obedience ecc.
Possiamo chiamarlo uno specialista.

ADDESTRATORE CINOFILO (AC)
L’Addestratore cinofilo è colui che, ha seguito di un percorso di formazione, è abilitato a preparare il cane ad una determinata disciplina o attività, senza la presenza del proprietario.
Mettiamo il caso che vogliate preparare il vostro Labrador Retriever per una gara di caccia.
Affidate il vostro cane ad un AC il quale ci lavorerà per un determinato periodo senza di voi e, una volta pronto, il cane verra restituito o condotto in attività dallo stesso addestratore.
Noterete che la presenza del proprietario è omessa, il che significa che il vostro cane sarà in grado di praticare quell’attività per la quale è stato preparato, ma non voi.
In questo caso non si lavora sulla relazione uomo-cane. Avrete un cane “colto” su qualcosa ma non lo sarete certamente voi.

Andiamo adesso alla nota dolente, il

DOG LISTENER (DL)
Una figura che, mi permetto di dire, in Italia non esiste, al di fuori del sottoscritto.
Il DL è un titolo che ha coniato Jan Fennell, nota dog trainer inglese, che ha basato il suo studio dei cani sul suo metodo Amichien Bonding, legame amicale.
Il DL è una figura cinofila che cura moltissimo la relazione uomo-cane e imposta tutto il lavoro di educazione del cane attraverso l’educazione del proprietario, spesso ignaro di come un cane funzioni realmente.
Mentre l’Educatore cinofilo lavora sul sintomo, il DL cura le cause dei problemi comportamentali (non medici) dei cani per impedire che si ripresentino.

Una volta identificata la figura migliore per il nostro scopo, dovremmo valutare come questo professionista, lavora nell’educazione del cane.

Scelto il tipo di professionista cinofilo non ci rimane altro che capire come la singola persona intende lavorare durante il percorso.

I metodi di ogni professionista sono vari e mi rendo conto che muoversi all’interno della vastità dei vari metodi, strumenti e quant’altro sia veramente difficile.

Escludendo ogni tipo di lavoro che faccia riferimento a pratiche e strumenti coercitivi che provocano danno o malessere fisico e mentale al cane, dobbiamo indagare per primi come il percorso proposto dal professionista possa aiutarci.
Non abbiate paura di contattare diverse figure alle quali fare domande sui percorsi possibili per la risoluzione die vostri problemi.
Certamente dovete essere quanto più consapevoli possibile delle difficoltà che avete con il vostro cane e gli obiettivi che vorreste raggiungere.
Una volta che avete questa chiarezza sarete in grado di esporre bene il vostro problema allo specialista che vi proporrà un percorso che, a suo avviso, potrebbe aiutarvi.
Diffidate di percorsi impacchettati uguali per tutti, proposti senza che abbiano prima ascoltato che difficoltà avete con il vostro cane.
Documentatevi prima, leggete libri, articoli e quant’altro possa aiutarvi ad arrivare preparati al primo incontro col professionista.
Purtroppo sarà soltanto il tempo a dirvi se la vostra scelta è stata corretta, ma soprattutto sarà il vostro cane a dirvelo.
All’inizio procederete un po’ sulla fiducia che ogni professionista vi ispirerà, per come vi ha trattato al primo incontro, per come si presenta, per come vi parla e, soprattutto, per come vi ascolta.
La capacità di ascoltare, secondo me, è la prima qualità che dovreste cercare in una persona candidata ad aiutarvi.
Parallelamente potete procedere nella ricerca di recensioni sul professionista o sulla scuola tra coloro che hanno già fatto un percorso in precedenza.
Ma ricordate che ogni esperienza è personale. Un percorso che non ha aiutato un possessore di cani in precedenza non vuol dire che non possa aiutare voi.
Ogni cane è a se in quanto essere vivente e ogni condizioni familiare e di branco è un caso a parte.
Buona scelta.

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