I 5 punti del metodo BeDog - Una lezione fondamentale di 35 minuti

I 5 punti del metodo BeDog - Una lezione fondamentale di 35 minuti

Cosa faccio con i miei cani. 8 consigli per gestire bene il tuo.

Quando penso a tutti i consigli che do ai possessori di cani tramite il mio lavoro, penso che molti di questi non li ho mai sperimentati sui miei cani.

Sono sicuro che non vi dico corbellerie soltanto perchè ho sperimentato tutto con i vostri cani, con i cani delle mie centinaia di clienti con cui fino ad oggi ho lavorato e che mi hanno dato l’opportunità di verificare quanto dico.

Purtroppo, o per fortuna, non tutto è riportato sui libri o supportato da uno studio scientifico. Gran parte del mio lavoro è composto dall’esperienza che ho accumulato negli anni a partire dalla teoria dei libri e articoli che ogni giorno continuo a leggere e dal lavoro diretto sui cani.

Alcune cose che faccio con i cani sono istintive e spesso mi trovo a dover trovare una classificazione o una struttura per tirar fuori un metodo da poter replicare e condividere con i miei studenti.

 

LA DOMANDA CHE MI FACCIO è:

“Ma perchè molte delle cose che consiglio ai miei studenti io per primo non le faccio con i miei cani?
Perchè pur non facendole, la relazione con i miei cani funziona perfettamente?”

Con questo articolo, oggi, voglio dare risposta a questa domanda.

Tra le tante cose che seguo, tra podcast, canali social, libri…, tutto per dare seguito alla sempre crescente fame di informazioni che ho, di qualsiasi tipo, non solo di cani, oggi mi è capitato di ascoltare un podcast di un tipo che commentava un noto libro di James Clear, Atomic Habits, che parla di quanto le apparentemente insignificanti piccole abitudini portino lontano.

Sto leggendo questo libro in questo momento e ascoltare questo episodio del podcast mi è sembrato utile per incastrare nella mia mente le nuove informazioni che mi sta dando.

“Fabrì, ma tu non parlavi di cani? Cos’è? Hai deciso di cambiare tema dei tuoi contenuti?”

Ma no, semplicemente credo che spaziare tra argomenti apparentemente slegati sia una buona occasione per crescere anche nel proprio ambito. Siamo esseri viventi e tutto è collegato.
Avere una visione olistica della nostra vita per me è fondamentale.

Non sapete quanti post, consigli o interi corsi produco leggendo testi non appartenenti al mondo del cane.

Trasporto ogni cosa che leggo nel mio lavoro e nella mia vita personale e oggi voglio condividere con voi un principio che vale per ogni aspetto della nostra vita, ed è proprio quello che uso nella gestione dei miei cani.
Senza saperlo un podcast di crescita personale mi ha detto come gestisco i miei cani ogni giorno.

Vi consiglio vivamente di leggere il libro di JAMES CLEAR, che inizia col porre l’attenzione su

 

IL VALORE DELLE PICCOLE ABITUDINI

fatte ogni giorno e con regolarità per il raggiungimento di grandi risultati.

Se pensiamo ad un atomo, appunto il titolo del libro, si tratta di qualcosa di infinitamente piccolo ma può sprigionare una potenza enorme.

Cosa c’entra con i cani tutto questo?

Ormai avrete capito che non condivido la maggior parte di quanto si trova in giro riguardo i cani, sul come “addestrarli” e sui metodi per far funzionare le cose con loro.

Inoltre cerco sempre la risposta alla mia domanda iniziale sul come riesco a gestire bene i miei cani senza ricordarmi esattamente cosa faccio.
Come se qualcosa di eclatante facesse la differenza.
Questo è ciò che la gente crede.

“Si, mi hai dato tanti consigli, ma cosa fai tu con i tuoi per far funzionare le cose?”

E’ come se chi mi sta davanti, ricercasse quell’elemento segreto che fa la differenza e che non voglio condividere così rimango sempre un passo avanti a voi.

Beh, mi dispiace deludervi ma non esiste.

Non esiste alcun elemento singolo e determinante che faccia la differenza. O meglio, non vi alcun elemento singolo particolare che faccia la differenza senza tutto ciò che gli sta dietro.

Mi spiego meglio.

Se versiamo goccia dopo goccia dentro un vaso, apparentemente non succederà nulla, finché non raggiungeremo l’orlo e a quel punto, una singola goccia farà traboccare il vaso. Ma quella singola goccia non ha nulla di speciale rispetto alle altre se non il fatto che era la goccia numero “n” e che si trovava al posto giusto nel tempo giusto per far traboccare il vaso.
Il valore di quella goccia e l’effetto che ha sul vaso è dato soltanto dalle gocce che avevano riempito il vaso prima di lei.

Capisco che sarebbe bellissimo avere un solo elemento risolutore, basterebbe fare quell’unica cosa eccezionale, una tantum, per fare in modo che tutto funzioni, ma purtroppo non è così.

Questo libro, insieme a tanti altri che sto leggendo e al PODCAST che, se volete, potete ascoltare hanno dato la risposta alla mia domanda.

Sono le piccole cose quotidiane, insignificanti e apparentemente irrilevanti che mi hanno portato ad ottenere questi risultati con i miei cani.

Cani sereni, felici e che ascoltano ogni mia richiesta. Non pensiate comunque che non abbia alcun problema con loro.
La vita ci pone davanti una infinità di difficoltà, ma ho gli strumenti per affrontarle. E alcune di queste sfide che i miei cani mi propongono giornalmente ve le ho anche condivise.

 

FIN DAI PRIMI MOMENTI IN CUI HO AVUTO UN CANE,
il mio secondo cane, non il primo, perchè quello è stato un disastro, il classico cane di famiglia con cui abbiamo fatto tutti gli errori più comuni che oggi mi trovo a dover risolvere con i miei clienti, ho pensato che dovevo addestrarlo perchè era giusto farlo.

E da li si sono susseguiti continui piccoli successi, legati soltanto alla relazione tra me e il mio cane e non agli strumenti che i vari percorsi ed esperti cinofili mi davano, e tantissimi fallimenti.

Qualcosa non andava, nonostante facessi di tutto, anche quello che non mi interessava.

Quando mi trovavo però, a condividere una bella esperienza con il mio cane Doxy, ecco che la relazione si consolidava e in quel momento le cose funzionavano.

Il vero valore, none ra dato dai contenuti che il singolo percorso “di addestramento” mi aveva dato, ma dall’esperienza che io e Doxy avevamo fatto insieme. Poteva essere anche un corso di cucito, ma se lo avessimo fatto insieme avrebbe consolidato la nostra relazione facendo funzionare le cose.

Tutto ciò per dirvi, tranquilli, non siete soli. Anche io ho vissuto ciò che molti possessori di cani oggi vivono, affrontando frustrazione per la passeggiata che non va, per il cane che abbaia o non viene al richiamo.

Tutto ciò che ho fatto non lo rinnego, comunque mi ha portato a capire ciò che oggi ho compreso sui miei cani e che voglio condividere con voi.

Una cosa è certa: la premura e la smania del risultato non vi porterà a nulla.
Più penserete a ciò che volete e più si allontanerà.

E allora? Come raggiungerlo?
Svariati studi hanno dimostrato che nella vita, migliorare poco ma tutti i giorni porta a risultati incredibili.

La costanza è la chiave di tutto.

Quante volte scegliamo di migliorare la nostra vita decidendo di mangiare meglio, andare in palestra o attuare qualsiasi altra cosa perchè ne sentiamo il bisogno e perchè abbiamo un obiettivo da raggiungere, però poi ci troviamo, dopo un po’ di tempo, a mollare e quindi ad abbandonare quella strada che ci avrebbe portato al risultato da raggiungere?

 

PENSIAMO AL METODO, NON AL RISULTATO
Per questo è importante spostare l’attenzione dall’obiettivo al sistema che ci porterà ad esso.

Desiderate far funzionare le cose con il vostro cane?

Bene, accantonate questa meta per il momento e concentratevi su tutto ciò che dovrete fare ogni singolo giorno per arrivarvi. Se non percorrete ogni singolo metro della strada che ha come fine la vostra meta non ci arriverete mai.

Il saltare le tappe, la premura o tutto ciò che di simile esiste non è un buon sistema.

L’uomo ha fretta, vuole tutto e subito e per questo raramente ottiene ciò che realmente desidera senza cadere nella frustrazione di non ottenerlo.

Quando inizio un PERCORSO DI CONSULENZE con un cliente, faccio sempre delle domande sul perchè ha sentito l’esigenza di contattarmi e quale fosse il primo problema che desidera risolvere con il proprio cane.

Ecco che inizia subito una lista più o meno lunga di cose che non vanno. Il primo è sempre quello più grave, ciò che più manda in frustrazione il possessore di cane.
La mia risposta è:

“Trascura questa lista piena di cose, ti piacerebbe che tutto in blocco funzionasse tanto da non dover più ricorrere a me o persone come me?”

La risposta è sempre:

“Certamente”.

Per ottenere ciò è necessario avere una grande forza e molta astuzia.
Non pretendo forza di volontà, quella prima o poi ci abbandona, specialmente alla fine del percorso che ognuno può fare con la persona che ci guiderà.

Come fare ad ottenere i risultati prefissati se non abbiamo la forza di volontà?

Le piccole abitudini, quelle che abbiamo ogni giorno e che mettiamo in atto senza accorgercene, ci salveranno.

Ed è proprio quello che faccio io.

Dopo aver avuto una base solida sulla conoscenza e sul funzionamento del cane, basta trovare un modo per legare le nuove piccole abitudini sulla gestione del cane ad altre piccole abitudini che già abbiamo, tanto che queste non richiedano un grande sforzo da parte nostra per metterle in pratica con costanza.

Nulla di straordinario, anzi tutto molto ordinario ma continuo.

Se voglio raggiungere il 100% di cambiamento nella mia vita, basta applicare un 1% in tante piccole cose e avrò risolto.

Questo è quello che faccio ogni giorno con i miei cani.

Tutti ci aspettiamo di ottenere risultati in modo progressivo e proporzionati al tempo che vi dedichiamo. Beh, non è così e per questo è difficile creare delle buone piccole abitudini.

Ci stanchiamo troppo facilmente, prima che i risultati arrivino, ci fermiamo perdendo, così, tutto il lavoro fatto.
Ma magari il risultato era proprio li dietro l’angolo anche se non si vede.

Avere fiducia proprio in quei momenti in cui crediamo di non farcela è molto importante, perchè un bel giorno i risultati arriveranno a valanga tutti insieme, come sommatoria dei tanti piccoli sforzi che abbiamo fatto ogni giorno. La famosa goccia che fa traboccare il vaso.

Nella gestione del nostro cane è proprio così.

All’inizio non sappiamo proprio nulla su ciò che lo riguarda, crediamo di sapere perchè abbiamo avuto per tutta la vita cani o perchè l’esperto di turno, magari l’amico o il cognato ci ha detto qualcosa.

Arriva il momento in cui cerchiamo di capire, c’è chi si pone delle domande sul perchè le cose col proprio cane non funzionano, c’è anche chi non se le pone rimanendo in un torpore tipico dell’umano, accettando tutto ciò che capita.

Poi qualcosa o qualcuno ci desta da questo sonno e intraprendiamo una strada guidati dalla curiosità per qualcosa di nuovo, di mai sentito o che non abbiamo mai voluto sentire.

La fame di notizie inizia, cerchiamo informazioni di ogni tipo, LIBRI, ARTICOLI, PODCAST, VIDEO e chiacchierate con esperti.
E più andiamo avanti e più vogliamo sapere.

Abbiamo scoperto un mondo nuovo che vogliamo ispezionare in ogni suo angolo, lo vogliamo fare nostro. Un nuovo stile di vita comincia a pervadere in noi.

Cominciamo a provare, a mettere in pratica ciò che abbiamo sentito. Alcune cose funzioneranno subito, la maggior parte no e proprio perché non le applichiamo bene o perché non le abbiamo ancora assimilate.

Un po’ come dire:

“Mi piacerebbe l’idea di quello stile di vita ma ancora non lo posseggo del tutto“.

Ecco che inizia la frustrazione. Da buoni umani cominciamo a spostare la nostra attenzione sul negativo, su ciò che non funziona, ci scoraggiamo e molliamo, proprio quando l’obiettivo è dietro l’angolo. Perché nell’euforia di aver intrapreso una bella strada nuova, vogliamo arrivare subito alla meta, senza accorgerci che solo i singoli passi che facciamo su quella strada ci porteranno alla fine.

Ottenere la leadership sul nostro cane può essere una cosa molto facile ma spesso no e sono le piccole abitudini, quelle quotidiane che ci porteranno ad ottenerla.

Curiamo ogni singola azione in casa e fuori rivolta al nostro cane e, mentre sembra che lui non fa caso a noi, registra ogni singola nostra azione.

Finché un giorno avrete la vostra gratificazione, il vostro cane farà qualcosa che non ha mai fatto, qualcosa di modesto ma di grande valore per voi:

vi ha eletto suoi leader.

 

8+1 PICCOLI CONSIGLI PER IL QUOTIDIANO
Adesso vi condivido 8 piccole abitudini quotidiane che vi porteranno a grandi risultati nel lungo tempo.

1. Ignoro prevalentemente, comunico solo quando serve;

2. Nella comunicazione preferisco suoni, buoni o cattivi, alle parole;

3. Sfrutto quanto il cane mi offre:
– se sono all’inizio di un rapporto rinforzo un semplice sguardo con una gratificazione;
– lo osservo per ottenere informazioni sui modi di fare del cane tanto da anticiparlo in ciò che gli piace ed evitargli ciò che non gli piace;

4. Tocco poco il cane, solo quando serve, esattamente in ogni punto del corpo che gli stimola piacere, evito le zone che non gradisce;

5. Non perdo occasione per gestire, anche se non c’è un’emergenza particolare, le principali risorse per rinforzare la mia leadership: cibo e soprattutto spazio;

6. Lascio il cane libero di agire il più possibile dandogli l’illusione di gestire lui alcuni elementi quando in realtà sono io ad averne il pieno controllo;
– ad esempio se il cane deve sporcare e chiaro che si debba metterlo nelle condizioni di poter espletare i suoi bisogni. Ma se l’ho osservato bene e lo conosco, so leggere i segnali del corpo, posso anticipare questa sua esigenza dando l’impressione di sapere che doveva sporcare prima che me lo chieda.

E SBAAAAAM, adesso sono il suo dio perché conoscevo le sue esigenze prima che me le avesse manifestate. Così facendo risulto interessante per lui, piacevolmente imprevedibile e la mia leadership schizza in alto.

7. Elimino tutto il superfluo, dagli oggetti agli atteggiamenti. Ogni cosa esiste per una funzione ben precisa, se non a funzione produce solo inutilità e quindi stress.

8. Conoscendo perfettamente il funzionamento del cane so esattamente cosa appartiene alla sua cultura e cosa no. Se propongo qualcosa al cane sono sicuro che è naturale per lui ed è per il suo bene. Se sono costretto a proporgli qualcosa di innaturale (guinzaglio, passeggiata…), quindi gli chiedo di tollerare, lui sa che è per la sua sicurezza e mi assicuro che duri il meno possibile.

Per poter applicare bene questi 8 consigli, dobbiamo necessariamente avere delle basi solide sul come funziona il cane e come comunica, primi due punti del METODO BEDOG®.

Se manca questo ci porteremo dietro degli comportamenti errati che falseranno tutto e non ci porteranno mai al risultato finale.

Potete trovare queste informazioni QUI o QUI.

ULTIMO CONSIGLIO
Mettetevi a tavolino e organizzate un piano ben preciso di ciò che dovrete fare ogni giorno verso il nuovo stile di vita con il vostro cane.

Incastrate le nuove informazioni sulla gestione del cane nella vostra vita quotidiana e rendetele piccole nuove abitudini eliminando poco a poco, quelle vecchie ed errate.

In men che non si dica, vi comporterete come me senza che vene rendiate conto e tutto finalmente comincerà a funzionare.

Buon lavoro.

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