I 5 punti del metodo BeDog - Una lezione fondamentale di 35 minuti

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Il cane puo’ fare il bagno a mare dopo mangiato?

L’arrivo della bella stagione ci spinge a desiderare di andare a mare e, per chi possiede un cane, estendere il desiderio di condividere questa esperienza con lui è normale.

Ma attenzione, chiedersi se questa attività, come noi la intendiamo, sia adatta al nostro cane dovrebbe essere un obbligo.

Ormai, se fai parte della grande community di Dog Cafe Academy® e ragioni come un cane (che non è un’offesa), dovrebbe venirti naturale farti questa domanda per ogni cosa che proponiamo al nostro cane se, invece, sei arrivato da poco nella nostra grande famiglia ti suggerisco di porti sempre questa domanda:

“Ciò che sto proponendo al mio cane, appartiene alla sua cultura? In natura, farebbe ciò che gli propongo?”

Domande come questa ci consentono moltissimo di avvicinarci al nostro cane con totale rispetto per il suo funzionamento.

Se vuoi saperne di più sul come gestire il tuo cane a mare ti suggerisco di dare un’occhiata a QUESTO VIDEO.

Oggi, in particolare, vorrei affrontare un tema che parte da una domanda che una studentessa di DCA mi ha posto sul gruppo Telegram (puoi iscriverti gratuitamente QUI).

La domanda è la seguente:

“Quanto tempo deve trascorrere dopo i pasti perché il cane possa fare il bagno a mare?”

Si tratta di un’ottima domanda che mi ha dato un interessante spunto per scrivere questo articolo.
Chissà che non possa aiutare anche te che stai leggendo.

 

Da piccolo mi dicevano:
“Non puoi fare ancora il bagno perché hai mangiato. Devi attendere almeno 3 ore”.

Non mi dire che anche tu non hai ricevuto questa risposta da uno dei tuoi genitori o non l’hai detto anche tu a tuo figlio.

Un frase stressantissima per me, un vero incubo. Il desiderio di andare in acqua era fortissimo ma, allo stesso tempo, dovevo gestire la fame che cresceva in me arrivato l’orario.

Come conciliare le cose?

Per anni ho vissuto questo dilemma finché, quando sono diventato unità cinofila da salvataggio a mare, certo non potevo pormi questo problema. Se occorreva, dovevo andare in acqua per un intervento e se avevo appena mangiato…, beh, si salvi chi può.

Fu allora che finalmente, ho capito che forse non era così rigido il concetto che la frase della mamma conteneva.

Non è che se mangiamo e andiamo in acqua abbiamo una morte assicurata e questo non lo dico io, ma medici e articoli che supportano questa tesi.

Ma allora, perché questa frase continua a diffondersi?

Sono vecchie credenze senza alcun fondamento.

Ciò che può creare un serio problema nell’andare in acqua dopo aver mangiato è la differenza di temperatura tra il nostro corpo in fase di digestione e l’acqua fredda.

Stando così i fatti, questo concetto può avere tantissime variabili che dipendono dalla temperatura dell’acqua, quindi dalla stagione, da cosa abbiamo mangiato e dal tempo di digestione.

A testimonianza di quanto detto, vorrei riportare un post di un medico pediatra che spiega bene il concetto.

 

In acqua dopo mangiato? Certo che si può! Per evitare riflesso vagale e idrocuzione la cosa importante è entrarci nel modo giusto.
La “sindrome da idrocuzione” per rapido ingresso in acqua fredda è infatti capace di indurre svenimento e annegamento ed è da sempre erroneamente attribuita al cibo.
Ma perchè mai?
Il falso mito del cibo nasce probabilmente dal fatto che tra i sintomi di esordio di idrocuzione vi è spesso dolore addominale, nausea e vomito. E ciò induce a pensare che il nocciolo del problema sia il pasto (tanto che alcuni la chiamano impropriamente anche “congestione alimentare”).
In realtà il problema non è il pasto, ma lo sbalzo termico improvviso tantochè l’idrocuzione può verificarsi anche a stomaco vuoto!
Una rapida immersione in acqua fredda può infatti causare l’iperattivazione di un nervo chiamato “nervo vago”: tale riflesso vagale oltre ai sintomi gastrici sopra descritti, provoca anche bradicardia (rallentamento cardiaco) e ipotensione e ciò può condurre alla perdita dei sensi in acqua.
Il “riflesso vagale” è lo stesso che ci fa svenire in risposta anche ad altri tipi di stress: emozione, paura, caldo afoso, affollamento…
In questo caso lo stress che lo innesca è lo sbalzo termico improvviso e c’è da aggiungere che una situazione di precedente stress già in corso può facilitarlo: ecco perchè l’idrocuzione è ancor più frequente se il tuffo in acqua fredda avviene dopo esercizio fisico, sudorazione, insolazione o anche… un pasto molto abbondante!
In quest’ultimo caso l’organismo è “stressato” dall’enorme carico di cibo da digerire per cui laddove diventi “fonte di stress” anche l’idea di alzarsi semplicemente dalla sedia, figuriamoci quanto possa essere stressante un forte e improvviso sbalzo caldo/freddo sull’organismo!
Un pasto normale invece, un gelato, uno spuntino, non stressano molto il sistema digestivo e l’ingresso in acqua avverrà quasi come se foste a pancia vuota.
Ma al di là di pancia piena o pancia vuota, la cosa davvero importante per evitare tale spiacevole e pericoloso riflesso capace di rallentarci il battito, è entrare in acqua gradualmente bagnandosi un po’ per volta, in particolar modo se l’acqua è fredda o avete già in atto altri tipi di stress.
Dott. Raffaele Troiano”

Se vuoi leggere l’articolo, lo trovi QUI

“Fabrì, ma cosa c’entra oggi questo articolo? Non avrai mica cambiato il tema degli articoli diventando un blog di pediatria?”

Certo che no, ma mi piace affrontare le questioni in maniera approfondita, facendo anche dei collegamenti con la nostra vita di esseri umani, questo ci aiuterà a comprendere meglio, spero, i concetti riguardanti il cane, un universo molto spesso difficile da comprendere perché lontano dal nostro.

Quanto afferma il dott. Troiano, possiamo riportarlo perfettamente sul cane e quindi, per rispondere alla domanda che mi ha posto la studentessa, seguirei le indicazioni del post del pediatra.

Ma c’è di più.

Non mi preoccuperei soltanto del cane che non può entrare in acqua dopo i pasti ma anche di tante altre attività fisiche che può fare dopo i pasti anche senza la sua presenza.

Vediamo, in breve, come funziona il cane per comprendere meglio come comportarci.

LA DIGESTIONE DEL CANE non è certo uguale a quella dell’uomo. Per prima cosa è necessario ricordare che varia da razza a razza, in base alla taglia del cane, alla sua attività giornaliera e anche alla sua dieta.

E’ importantissimo che il nostro cane abbia una dieta equilibrata, che sia a base di croccantini, di umido o di fresco. Rivolgersi ad un veterinario nutrizionista che abbia le competenze per seguirci nell’elaborare una dieta personalizzata per il nostro cane e per le sue esigenze sarebbe d’obbligo.

Se vuoi saperne di più sull’alimentazione del cane, puoi seguire la registrazione del webinar sull’alimentazione tenuto dalla Dott.ssa Natalia Russo, medico veterinario nutrizionista e che puoi trovare QUI

Un’altro aspetto da tenere in considerazione è che il cane ha uno stomaco molto più grande di quello dell’uomo e ciò è possibile perché, proprio come il lupo, è un predatore e in natura non tutti i giorni ha la possibilità di avere a disposizione del cibo, per questo motivo ha la capacità di poter immagazzinare molte più scorte.

Questo porta a tempi di digestione più lenti, non certo le tre ore che la mamma ci diceva di attendere prima di entrare in acqua.

Considera che in base al tipo di alimentazione che dai al tuo cane potrebbe avere bisogno da 4 a 6 ore per il cibo umido e fino a 10 ore per il cibo secco.

COME FARE ALLORA, per poter trascorrere una bella giornata con il nostro cane a mare senza rivivere l’incubo che vivevamo da bambini?

Ti dico cosa facevo io con la mia Doxy (guarda QUESTO VIDEO se vuoi sapere chi era) quando eravamo in servizio in spiaggia o semplicemente andavamo a mare assieme.

Le davo un pasto ridotto di mattina molto presto, proprio per non appesantirla troppo ma per darle, allo stesso tempo, un po’ di energie per affrontare l’attività fisica giornaliera.
Lasciavo per la sera il pasto principale, più sostanzioso, quando eravamo ormai fuori pericolo da eventuali congestioni.

Puoi anche decidere di dare uno snack la mattina molte ore prima di andare in acqua e dare un solo pasto la sera in occasione della gita al mare.

Un’altra indicazione è quella di entrare gradualmente in acqua, per evitare bruschi sbalzi termici.

Come fare con il cane? Come impedire che si tuffi in acqua in maniera brusca?

Inizierei ad avvicinarmi all’acqua con il cane al guinzaglio, entrate insieme passo dopo passo in modo da dare al cane il tempo di adattarsi alla temperatura dell’acqua.

Vale così anche per te.

Una volta in acqua, però, ti consiglio di sciogliere il cane e permettergli di muoversi liberamente attorno date.

Ricorda che è possibile tenere il cane libero soltanto nei luoghi consentiti e secondo le direttive dell’ordinanza stagionale della Guardia Costiera.

Così facendo non avrai problemi di alcun tipo e abbasserai anche di molto il rischio di torsione dello stomaco, problema che affligge alcuni cani, soprattutto le medie e grandi taglie, che si accingono ad effettuare attività fisiche spinte (anche una semplice corsa) dopo aver mangiato.

Spero di averti dato utili informazioni per quanto riguarda la gestione del tuo cane a mare e ci vediamo al prossimo articolo.

Buon bagno.

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